CAOS
Confronto tra un nuovo indicatore di Affollamento e la percezione degli Operatori Sanitari in Pronto Soccorso
IL PROGETTO
Il NEDOCS (National Emergency Department OverCrowding Study) è attualmente l’indicatore più utilizzato in Italia per misurare il livello di affollamento nei Pronto Soccorso (PS). Tuttavia, nonostante la sua diffusione, presenta diverse criticità. Innanzitutto, è stato sviluppato in un contesto molto diverso da quello italiano odierno, poiché è stato costruito su dati raccolti nel 2002 in 8 PS statunitensi universitari medio-grandi. Non è quindi possibile dare per scontato che tale indicatore possa descrivere accuratamente l’attuale condizione di affollamento dei PS italiani. Inoltre, i fattori che compongono il NEDOCS vengono spesso calcolati in modo diverso dalle varie strutture ospedaliere, compromettendone la comparabilità delle stime.
Fenice ha proposto un nuovo indicatore per misurare il livello di affollamento in PS. L’indicatore è stato sviluppato per misurare una delle conseguenze oggettive dell’affollamento in PS, ovvero l’aumento del tempo di attesa dei pazienti con un problema classificato come di urgenza minore o differibile al triage (codici 3 e 4). In parallelo, lo studio Fenice ha dimostrato come il NEDOCS sia poco sensibile a questa conseguenza oggettiva dell’affollamento.
Lo scopo del presente studio è valutare, in un contesto multicentrico nazionale, il grado di accordo tra l’indicatore Fenice e la percezione di affollamento degli operatori del PS e confrontare tale accordo con quello tra NEDOCS e percezione degli operatori.
Scarica la bozza del protocollo del progetto:
IL PROGETTO
Il NEDOCS (National Emergency Department OverCrowding Study) è attualmente l’indicatore più utilizzato in Italia per misurare il livello di affollamento nei Pronto Soccorso (PS). Tuttavia, nonostante la sua diffusione, presenta diverse criticità. Innanzitutto, è stato sviluppato in un contesto molto diverso da quello italiano odierno, poiché è stato costruito su dati raccolti nel 2002 in 8 PS statunitensi universitari medio-grandi. Non è quindi possibile dare per scontato che tale indicatore possa descrivere accuratamente l’attuale condizione di affollamento dei PS italiani. Inoltre, i fattori che compongono il NEDOCS vengono spesso calcolati in modo diverso dalle varie strutture ospedaliere, compromettendone la comparabilità delle stime.
Fenice ha proposto un nuovo indicatore per misurare il livello di affollamento in PS. L’indicatore è stato sviluppato per misurare una delle conseguenze oggettive dell’affollamento in PS, ovvero l’aumento del tempo di attesa dei pazienti con un problema classificato come di urgenza minore o differibile al triage (codici 3 e 4). In parallelo, lo studio Fenice ha dimostrato come il NEDOCS sia poco sensibile a questa conseguenza oggettiva dell’affollamento.
Lo scopo del presente studio è valutare, in un contesto multicentrico nazionale, il grado di accordo tra l’indicatore Fenice e la percezione di affollamento degli operatori del PS e confrontare tale accordo con quello tra NEDOCS e percezione degli operatori.
Scarica la bozza del protocollo del progetto:
DISEGNO E STATO DELLO STUDIO

Studio osservazionale trasversale (cross-sectional) con rilevazioni ripetute

Raccolta dati in fase di avviamento

Analisi dei dati non attiva

Tutti i PS italiani sono eleggibili alla partecipazione
COMITATO SCIENTIFICO
Guido Bertolini (Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, Bergamo)
Riccardo Boverio (ASO SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, Alessandria)
Francesca Cortellaro (ASST dei Sette Laghi, Varese)
Andrea Duca (IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano)
Paolo Pausilli (AREU Lombardia, Milano)
Cristiano Perani (ASST Spedali Civili, Brescia)